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Le friselle pugliesi, conosciute anche come frise o frisella, rappresentano un’eccellenza della tradizione gastronomica del Sud Italia, apprezzate per la loro versatilità e il sapore inconfondibile. Questo pane biscottato, a forma di tarallo, è ottenuto da un impasto di farina di semola di grano duro, acqua e lievito, che subisce una doppia cottura in forno per garantire la caratteristica croccantezza. Prima di essere consumate, le friselle vengono tradizionalmente “sponzate”, ovvero immerse brevemente in acqua per ammorbidirle.
Le friselle pugliesi hanno radici antichissime, risalenti a un’epoca in cui erano un alimento fondamentale per pescatori e contadini. Grazie alla loro lunga conservazione, erano ideali da portare in mare o nei campi, diventando così un simbolo della cucina regionale pugliese. Oggi la frisella è apprezzata in tutta Italia e rappresenta un prodotto tipico che si accompagna a numerosi ingredienti freschi e genuini.
La preparazione tradizionale prevede di realizzare un impasto con farina 0, semola rimacinata di grano duro, lievito di birra e acqua. Dopo una prima lievitazione, l’impasto viene modellato in anelli, cotto al forno, tagliato a metà e biscottato nuovamente per ottenere la consistenza croccante che contraddistingue la frisella. La doppia cottura è ciò che differenzia questo prodotto dal pane comune, conferendogli una particolare durabilità e una superficie porosa, perfetta per assorbire i condimenti.
Una volta pronte, le friselle si possono conservare per 4-5 giorni, se tenute in contenitori ermetici o avvolte in pellicola, mantenendo intatta la loro fragranza.
Il vero punto di forza delle friselle pugliesi è la loro capacità di trasformarsi grazie ai condimenti. Il classico abbinamento prevede pomodorini freschi, olio extravergine di oliva, sale, origano e basilico, ma le possibilità sono praticamente infinite. Tra le varianti più popolari si trovano:
Tra le proposte più rustiche, la frisella con salsiccia e cime di rapa è perfetta per i mesi più freschi, mentre le verdure grigliate come melanzane, zucchine e peperoni arricchiscono le friselle estive con freschezza e colore. I legumi, come fagioli e ceci, si prestano a condimenti nutrienti e saporiti, utilizzabili in tutte le stagioni.
Oltre al consumo diretto, le friselle pugliesi vengono utilizzate anche per preparare la cialda pugliese, un piatto tipico contadino a base di verdure fresche e tonno. La ricetta prevede patate lessate, cetrioli, pomodori, cipolla rossa di Acquaviva, tonno, basilico, olio extravergine d’oliva, origano e sale, uniti con friselle sbriciolate per dare corpo e consistenza. Il piatto, fresco e nutriente, era tradizionalmente il pasto principale per le famiglie contadine e oggi rappresenta una gustosa espressione della cucina pugliese autentica.
La preparazione di questa pietanza semplice ma gustosa racchiude la cultura di una terra che ha sempre valorizzato prodotti poveri ma ricchi di sapore, in cui la frisella diventa il protagonista di un’esperienza culinaria estiva e genuina.