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Nel cuore di Mestre, la tradizione del gelato artigianale si rinnova grazie all’expertise dei gemelli Claudio e Marco Zanette, che in poco più di un decennio hanno trasformato una passione nata quasi per caso in un progetto imprenditoriale di successo. Da ex operatori nel settore metalmeccanico, i due fratelli hanno saputo reinventarsi, dando vita a un piccolo impero del gelato con il marchio Chocolat, oggi presente con tre punti vendita a Mestre, una nuova apertura imminente a Padova e un hub produttivo all’avanguardia che promette di rivoluzionare il modo di fare gelato.
La svolta per Claudio e Marco Zanette è arrivata nel 2024 con l’inaugurazione di un hub produttivo di 500 metri quadri, progettato con un investimento di 600mila euro e concepito per essere quasi a impatto zero. Qui si produce fino a 600 chili di gelato in sei-sette ore, mantenendo però intatto il rigoroso processo artigianale che distingue il loro prodotto. “Il nostro gelato non è industriale – spiegano i fratelli in una intervista rilasciata a “Il Gambero Rosso” – perché segue ancora i passaggi classici della pastorizzazione, dell’omogeneizzazione e della maturazione, che è prolungata a 12 ore per esaltare sapori e aromi“.
L’adozione dell’omogeneizzazione, finora impossibile per limiti di spazio, rappresenta una vera innovazione: “Questo processo allunga la shelf life del gelato, rallentando la formazione dei cristalli di ghiaccio e conservandone la cremosità più a lungo“. La maturazione prolungata invece conferisce maggior intensità al gusto, mentre la mantecatura avviene in grandi quantitativi all’interno dell’hub, per essere poi distribuiti alle gelaterie. Un modello produttivo che permette anche di ridurre drasticamente le ore di lavoro in laboratorio, dimezzando la fatica per i dipendenti e garantendo loro adeguati giorni di riposo, oltre a un sistema di welfare che include il rimborso degli abbonamenti del trasporto pubblico per favorire la sostenibilità ambientale.
Un’affermazione che può far discutere, ma che i fratelli Zanette sostengono con convinzione: “Il gelato è più buono il giorno dopo, un po’ come la lasagna – dicono –. Grazie all’omogeneizzatore, la conservazione può arrivare anche a sei mesi, seppur non sia il nostro caso. Preferiamo mantenere un equilibrio che garantisca qualità e freschezza“. Questo approccio ha permesso di gestire in modo più efficiente la produzione, con 300 chili di gelato che arrivano settimanalmente alle gelaterie di Mestre e vanno esauriti in sette giorni circa, conciliando sapore e praticità.
Claudio e Marco non nascono da famiglie di gelatieri, ma hanno saputo conquistare la fiducia di una clientela evoluta, che oggi considera il gelato un prodotto di eccellenza e non più un semplice dolce estivo. “Il cambiamento più profondo nel settore è stato proprio questo – sottolinea Claudio Zanette –: la pandemia ha fatto crescere la richiesta di qualità, e il gelato è tornato a essere un prodotto di alta pasticceria“. Tra gli ingredienti preferiti, il pistacchio emerge come simbolo di una continua ricerca di materie prime di altissimo livello, nonostante le difficoltà legate alla sua crescente rarità e ai prezzi in aumento.
La strategia dei fratelli Zanette punta ora a espandersi ulteriormente nel Veneto, con l’apertura imminente di una nuova gelateria in Piazza delle Erbe a Padova e l’ambizione di arrivare nelle principali piazze regionali. Questo progetto si fonda sulla convinzione che solo con passione, formazione continua e rispetto per l’ambiente si possa sostenere una crescita solida e duratura nel mondo del gelato artigianale.