Bevi caffè amaro ogni giorno? Ecco cosa succede davvero al tuo corpo secondo la scienza

Caffè amaro

Bevi caffè amaro ogni giorno? Ecco cosa dicono gli esperti a riguardo-sfogliatelleattanasio.it

Franco Vallesi

Agosto 20, 2025

Sempre più persone scelgono il caffè amaro per ragioni di gusto e salute: scopri i benefici reali e i rischi da conosceresecondo le ricerche più recenti.

Il caffè è una delle bevande più diffuse al mondo. In Italia, la tazzina è un rito quotidiano. Tra cappuccini schiumosi e caffè zuccherati, c’è chi sceglie di berlo amaro, senza aggiunte. Una scelta che non riguarda solo il gusto. Da anni la scienza indaga sugli effetti del caffè amaro sulla salute, e molte delle risposte sorprendono. Chi lo beve senza zucchero introduce nel corpo una combinazione potente di antiossidanti e caffeina pura, senza il carico calorico di dolcificanti o latte. Ma questa abitudine fa davvero bene?

Caffè amaro: tra antiossidanti, vigilanza e prevenzione

Bevendo caffè amaro, il corpo riceve una dose concentrata di polifenoli, sostanze antiossidanti che aiutano a neutralizzare i radicali liberi. Secondo studi condotti in Europa e negli Stati Uniti, l’assunzione regolare di questi composti può contribuire a ridurre il rischio di diabete di tipo 2, malattie cardiovascolari e perfino alcune forme di tumore. La presenza della caffeina, inoltre, stimola il sistema nervoso centrale, migliorando i livelli di attenzione e concentrazione.

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Ma non è solo una questione di energia. La caffeina influisce anche sulla produzione di dopamina, il neurotrasmettitore che regola umore, motivazione e sensazione di piacere. È per questo che chi inizia la giornata con un caffè amaro spesso riferisce un miglior approccio mentale e un senso di benessere psicofisico. Alcune ricerche, pubblicate su riviste di neurologia, collegano il consumo abituale di caffè amaro a un minor rischio di Alzheimer e Parkinson, grazie all’effetto neuroprotettivo di alcune molecole contenute nella bevanda.

Anche il fegato sembra beneficiarne. Diversi studi hanno osservato che chi consuma caffè regolarmente mostra una riduzione del rischio di fibrosi epatica e di progressione di malattie croniche del fegato, specie se si evitano zuccheri e grassi aggiunti. Il caffè amaro, in questo contesto, si dimostra una scelta che va oltre la dieta: può diventare uno strumento di prevenzione quotidiana.

I limiti della caffeina e quando evitarlo

Il caffè amaro, però, non è privo di controindicazioni. Se consumato in quantità eccessive, può causare nervosismo, tachicardia, insonnia e problemi di irritabilità gastrica. Alcune persone, più sensibili alla caffeina, accusano disturbi anche con dosi minime. Per questo, gli esperti raccomandano di non superare le 3-4 tazzine al giorno, tenendo conto delle differenze individuali.

Chi soffre di gastrite o reflusso gastroesofageo dovrebbe fare attenzione: il caffè, specie se preso a stomaco vuoto, può accentuare i sintomi. Anche la preparazione incide. Caffè non filtrati, come quelli preparati con la moka o alla turca, contengono quantità maggiori di cafestolo, un composto che può aumentare il colesterolo LDL nel sangue. Per ridurre questo effetto, si consiglia di preferire caffè filtrato o espresso.

Le donne in gravidanza e le persone con patologie cardiovascolari dovrebbero consultare un medico prima di assumere dosi regolari di caffeina. Lo stesso vale per chi assume farmaci psicoattivi o ha disturbi d’ansia. In questi casi, anche una piccola quantità di caffè amaro può risultare controproducente.

Infine, c’è da dire che il consumo di caffè non può essere visto come una soluzione a uno stile di vita disordinato. Gli effetti benefici si osservano solo nel contesto di un’alimentazione equilibrata e di buone abitudini. Bere caffè amaro ogni giorno non sostituisce l’attività fisica, il sonno regolare o l’assunzione di frutta e verdura.

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