Il prodotto, confezionato a Scafati, è stato distribuito in tutta Italia. Coinvolto il lotto 280325.
Un lotto di friarielli alla napoletana a marchio Terra Mia, confezionato in vasi da 1 kg e distribuito su tutto il territorio nazionale, è stato ritirato dal mercato a causa di una possibile contaminazione da botulino, una tossina potenzialmente letale. Il richiamo è stato comunicato ufficialmente dal Ministero della Salute, in accordo con le principali catene di supermercati italiani, nell’ambito di una campagna di controlli intensificati che ha coinvolto numerosi prodotti alimentari.
Il prodotto oggetto del provvedimento riporta il numero di lotto 280325, con termine minimo di conservazione al 28 marzo 2028, ed è stato prodotto da Ciro Velleca Srl nello stabilimento di via Cangiani 16, a Scafati (Salerno). I consumatori in possesso di questo articolo sono invitati a non consumarlo e a restituirlo presso il punto vendita per ottenere il rimborso o una sostituzione.
Cos’è il botulismo alimentare e perché è così pericoloso
Il botulismo è una forma di intossicazione alimentare causata dalla tossina botulinica, prodotta dal batterio Clostridium botulinum in condizioni di conservazione anaerobica e poco acide. Si tratta di una malattia rara ma molto grave, in grado di provocare paralisi muscolare progressiva fino al blocco respiratorio, potenzialmente fatale se non trattata tempestivamente.

Il rischio aumenta in presenza di conserve sott’olio o alimenti poco acidi confezionati senza adeguate misure igieniche. Nel caso specifico, i friarielli alla napoletana ritirati dal commercio rappresentano un esempio tipico di preparazione a rischio, dove la proliferazione batterica può avvenire durante il confezionamento o in caso di sterilizzazione non efficace.
L’allarme segue episodi gravi già segnalati in altre regioni italiane: a Diamante, in provincia di Cosenza, due persone sono decedute e altre sono state ricoverate dopo il consumo di un prodotto contaminato. Anche a Cagliari sono stati segnalati casi compatibili con sintomi da botulismo dopo il consumo di cibi preparati presso punti ristoro mobili. Questi eventi hanno rafforzato la sorveglianza sanitaria, con numerosi controlli su alimenti confezionati e distribuiti nel periodo estivo.
Altri richiami nella settimana di Ferragosto e raccomandazioni per i consumatori
Il caso dei friarielli Terra Mia non è isolato. Durante la stessa settimana di Ferragosto, il Ministero della Salute ha pubblicato una serie di richiami alimentari: filetti di acciughe, alici marinate, caffè Gimoka, integratori a base di ashwagandha, salumi, formaggi (tra cui alcune mozzarelle Granarolo), merluzzo impanato Carrefour e caramelle gommose al muscimolo.
Il numero e la varietà dei prodotti coinvolti ha sollevato l’attenzione su problematiche diffuse nella filiera agroalimentare, in particolare nel periodo estivo, quando alte temperature e conservazioni scorrette possono favorire la contaminazione. Le autorità invocano prudenza, invitando i consumatori a verificare sempre i numeri di lotto dei prodotti acquistati e a consultare regolarmente i richiami ufficiali pubblicati sul sito del Ministero.
I produttori, da parte loro, sono chiamati a rispettare standard igienico-sanitari rigorosi, verificando ogni passaggio del ciclo produttivo, dall’origine delle materie prime alla distribuzione finale. L’obiettivo è garantire la sicurezza degli alimenti, riducendo i rischi per la salute pubblica.
I friarielli Terra Mia rappresentano solo l’ultimo caso noto, ma sottolineano con forza quanto sia cruciale una gestione attenta della produzione e della conservazione. Il botulismo, pur raro, non lascia margini di errore. Per questo, le misure precauzionali adottate – come il richiamo immediato – sono fondamentali per contenere il rischio e tutelare i cittadini.