
ANSA/ANGELO CARCONI
Quando si parla di Giorgione, molti pensano all’oste romano, ospite di programmi culinari, invece che all’artista veneto. Fondatore del ristorante “Alla via di Mezzo”, ha conquistato il pubblico grazie a una cucina semplice e conviviale, promuovendo un’alimentazione variegata. Il suo approccio creativo e genuino sfida le critiche dei puristi
Quando si parla di Giorgione, molti non pensano subito al celebre pittore veneto, ma piuttosto a Giorgio Barchiesi, l’oste più famoso d’Italia. Non è solo un cuoco, ma un vero e proprio fenomeno culturale che ha conquistato il cuore e il palato di milioni di italiani attraverso la televisione e i social media. Nato a Roma, ha iniziato il suo percorso come perito agrario, ma il suo amore per la convivialità e la cucina lo ha portato a intraprendere un cammino diverso, trasferendosi a Perugia per studiare veterinaria. Questo cambiamento ha rivelato la sua vera vocazione: la passione per il cibo e la buona tavola.
Il ristorante “Alla via di Mezzo”
Il ristorante “Alla via di Mezzo” di Montefalco è diventato un punto di riferimento per gli appassionati di cucina e per i fan di Giorgione. Questo locale non è solo un ristorante, ma una sorta di tempio della gastronomia, dove i clienti si sentono accolti come parte di una grande famiglia. La dedizione con cui Giorgione gestisce il suo ristorante è evidente, tanto che i suoi fan sono talmente affezionati da farsi tatuare il suo volto in luoghi inaspettati. Oltre a “Alla via di Mezzo”, gestisce anche “Villa Selva”, dove il figlio Giuseppe, insieme alla moglie Marianna e ai figli Maria e Michele, contribuiscono a mantenere viva la tradizione culinaria di famiglia.
La carriera televisiva di Giorgione
Giorgione ha fatto il suo debutto televisivo nel 2012 con la serie “Giorgione – Oro e cucina” sul Gambero Rosso Channel. La sua personalità vivace e il suo linguaggio distintivo hanno immediatamente catturato l’attenzione del pubblico: frasi come “un nonnulla” o “dose generosa” sono diventate parte del suo lessico quotidiano, contribuendo a costruire un personaggio che risuona con il pubblico di ogni età. La sua presenza sullo schermo è un mix di autenticità e calore umano, elementi che hanno reso i suoi programmi un successo duraturo.
La sua carriera televisiva è iniziata quasi per caso. Durante una cena in un ristorante di Bevagna, Giorgione ha incontrato alcuni membri della redazione del Gambero Rosso, cambiando radicalmente la sua vita. Con oltre settanta programmi all’attivo, la sua energia e il suo entusiasmo non sono mai diminuiti. Ogni episodio è un viaggio culinario che celebra la semplicità e la genuinità della cucina italiana, spesso realizzato in scenari pittoreschi, come casali immersi nella natura o sotto ulivi secolari.
La filosofia alimentare di Giorgione
La filosofia alimentare di Giorgione è semplice ma profonda. Sostiene la necessità di una dieta variegata, in cui non si demonizzano i grassi, ma si promuove un approccio equilibrato al cibo. Per lui, la noia alimentare è un problema serio, che spinge le persone a rifugiarsi in integratori e diete estreme. “Mangiamo tutto, senza privazioni”, afferma, sottolineando l’importanza di riscoprire i sapori autentici della tradizione, come una fetta di pane con stracchino e salame o una bruschetta con alici.
Nei suoi ristoranti, la convivialità è al centro di tutto. “Alla via di Mezzo” offre un menu a buffet per gli antipasti, due primi con pasta fatta in casa e secondi piatti preparati con ingredienti freschi e locali. Ogni pasto è un’esperienza che celebra l’amore per la buona cucina e l’ospitalità tipica della cultura italiana. I dolci, preparati dalla famiglia Barchiesi, chiudono ogni pasto con un tocco di dolcezza che rende ogni visita indimenticabile.
Giorgione, con la sua pancia generosa e il suo stile inconfondibile, non è solo un cuoco: è un ambasciatore della cultura gastronomica italiana, un simbolo di come la cucina possa unire le persone e creare legami duraturi. La sua storia è un esempio di come la passione e l’autenticità possano trasformare la vita di una persona e quella di chi la circonda, rendendo ogni piatto un’occasione per celebrare la vita, l’amore e l’amicizia.