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Lo chef Alessandro Borghese ha espresso una posizione chiara e pragmatica durante l’evento Sky Inclusion Days, tenutosi al Teatro Dal Verme di Milano
Il dibattito sull’uso degli insetti in cucina continua ad alimentare discussioni e curiosità nel mondo gastronomico italiano. Da un lato, i tradizionalisti della cucina nazionale si mostrano riluttanti a considerare questi alimenti insoliti, dall’altro chi vede negli insetti un’opportunità per sperimentare e innovare il palato. In questo contesto, lo chef Alessandro Borghese ha espresso una posizione chiara e pragmatica durante l’evento Sky Inclusion Days, tenutosi al Teatro Dal Verme di Milano.
La posizione di Alessandro Borghese sugli insetti a tavola
Durante il panel “La cucina è un palcoscenico: 4 Ristoranti per scoprire l’Italia”, Borghese ha sottolineato come il consumo di insetti sia già, in parte, una realtà inconsapevole per tutti noi: “Noi già mangiamo mezzo chilo di insetti all’anno inconsapevolmente. Dal caffè al cacao, dal grano della pasta al riso: quando vengono processati, qualche insetto ci finisce. Ingeriamo sicuramente qualche insetto, come i motociclisti che stanno a bocca aperta col casco d’estate…“. Questo dato di fatto apre la strada a una maggiore apertura verso una cucina che includa gli insetti come fonte proteica sostenibile e innovativa.
Lo chef ha inoltre dichiarato di essere meno favorevole alla carne coltivata in laboratorio e più propenso a considerare gli insetti come protagonista del futuro gastronomico: “Sono meno per la carne coltivata e più per gli insetti. Il futuro in cucina ci riserverà anche gli insetti. È una questione di cultura. Gli insetti vengono mangiati in moltissime culture gastronomiche“. Un invito a superare i pregiudizi culturali e a guardare alle tradizioni alimentari di altre parti del mondo, dove gli insetti sono da sempre una fonte preziosa di nutrienti e gusto.
L’approdo nella Guida MICHELIN 2025 e la visione contemporanea di Borghese
Un segnale forte dal mondo della ristorazione arriva anche dall’inserimento del ristorante di Borghese, “Il lusso della semplicità” di Venezia, nella prestigiosa Guida MICHELIN Italia 2025. Attraverso i social, lo staff ha comunicato con entusiasmo: “Siamo felici di annunciare che il ristorante AB – Il lusso della semplicità Venezia è stato selezionato nella Guida MICHELIN Italia 2025. Un traguardo prestigioso e ambito da Chef Borghese e dalla sua straordinaria brigata, che ogni giorno mettono passione, impegno e creatività in ogni piatto“.
Solo un anno prima, durante l’evento Identità Golose, Borghese aveva dichiarato un approccio rilassato e non ossessivo nei confronti della guida: “La Michelin è la massima autorità per giudicare, e la più attendibile. Non sono mai entrato nel circuito, forse per colpa mia: in questi anni la mia testa è stata nel cucinare, nel fare ristoranti e in tutto il resto. Certo che se mi danno la targa sono contento, è un riconoscimento gradito per tutti, ma non è la mia ossessione, altrimenti avrei dedicato la mia vita a quello“.
Non è da escludere che in un futuro non troppo lontano nel menu di Borghese possano comparire piatti innovativi come un risotto con larve o grilli, simbolo di una cucina che evolve e si apre a nuovi ingredienti, pur mantenendo radici profonde nella tradizione.