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Pristina, la capitale del Kosovo, è una città emergente nel panorama turistico europeo. Jana Napoletana, la prima pizzeria napoletana, è gestita da Bardhyl e Ariana Fetahu, che hanno trasferito la tradizione culinaria italiana nel cuore del Kosovo
Pristina, la capitale più giovane d’Europa, è un luogo dove il passato e il presente si intrecciano in un continuo dialogo. Dal 2008, anno della sua dichiarazione di indipendenza, questa città ha vissuto una trasformazione sorprendente. Con una popolazione di circa 200.000 abitanti e un’età media di 34 anni, Pristina è un crocevia di culture e opportunità. Sebbene il turismo sia ancora in fase di sviluppo, l’arrivo di voli low cost ha iniziato a cambiare le carte in tavola, portando nuovi visitatori desiderosi di scoprire le meraviglie della capitale kosovara. In questo contesto, la cucina italiana, e in particolare la pizza napoletana, sta conquistando il cuore dei pristinesi.
La prima pizzeria napoletana in Kosovo
Nel centro storico di Pristina, si trova Jana Napoletana, la prima pizzeria napoletana mai aperta in Kosovo. Questo locale a conduzione familiare è molto più di un semplice ristorante; è un progetto di vita che affonda le radici nell’amore e nella passione per la buona cucina. I fondatori, Bardhyl e Ariana Fetahu, hanno unito le forze per portare un pezzetto di Napoli nella loro città, creando un ambiente accogliente dove ogni dettaglio racconta una storia. Le grandi vetrate che si aprono in estate, i tavolini all’aperto e le pareti adornate da riferimenti culturali napoletani offrono un’atmosfera calda e invitante. La loro storia è raccontata da Identità Golose nella rubrica Mondo Pizza di Paola Pellai.
Un sogno realizzato con passione
Bardhyl e Ariana, rispettivamente di 52 e 41 anni, si sono conosciuti in un pub di Pristina, dove la scintilla è scoccata tra una birra e l’altra. Bardhyl, con un passato di 20 anni nel management della ristorazione a Londra, ha sempre avuto una passione per la cucina. Durante un viaggio a Napoli, ha scoperto la pizza e i pizzaioli che ne fanno una vera arte. È stato in quel momento che ha deciso di cambiare radicalmente la sua vita, portando a Pristina non una pizza qualsiasi, ma la vera pizza napoletana.
Ariana, inizialmente scettica riguardo alla pizza, ha cambiato idea dopo aver assaggiato una delle creazioni di Bardhyl. L’impasto leggero e fragrante, lievitato per ben 48-72 ore, insieme alla cottura a regola d’arte, ha conquistato anche il suo palato. La pizzeria non è solo un lavoro, ma un sogno realizzato insieme, un modo per reinventarsi dopo anni di impegni nel settore pubblico.
La sfida della pandemia e il forno perfetto
Il viaggio di Bardhyl nel mondo della pizza è iniziato nel 2017 con “Rimorchio”, un furgoncino per street food attrezzato con il suo primo forno, realizzato con grande impegno. Le lunghe code per assaporare le sue pizze hanno dimostrato che Pristina era pronta per una novità tanto attesa. Nonostante le difficoltà legate alla pandemia, il 2020 ha visto l’apertura di Jana Napoletana, una sfida che la coppia ha affrontato con determinazione. “Il nostro battesimo infuocato è stato un periodo difficile, ma giorno dopo giorno, la nostra attività è cresciuta“, racconta Ariana a Identità Golose.
Il forno di Jana Napoletana è un capolavoro di ingegneria, costruito da Bardhyl in sette mesi, utilizzando materiali provenienti da diverse parti d’Europa, inclusa la pietra lavica di Napoli. Questo forno a legna, in grado di raggiungere temperature di 600 gradi, permette di sfornare pizze perfette in soli 60 secondi. La qualità degli ingredienti è la priorità per Bardhyl e Ariana, che si impegnano a rispettare la stagionalità e a mantenere un menù semplice, ma ricco di proposte che esaltano i sapori autentici.
Tra le pizze più richieste spicca la classica Margherita, ma non mancano varianti più creative come quella al pistacchio e la tartufata. Ogni pizza è un viaggio attraverso i sapori, con ingredienti freschi e di alta qualità che raccontano una storia di passione e dedizione. “La nostra filosofia è quella di togliere piuttosto che aggiungere“, spiega Bardhyl, “ogni ingrediente deve avere la sua voce”.
Il successo di Jana Napoletana è cresciuto grazie al passaparola e alla fedeltà dei clienti, con una media di 200 pizze sfornate al giorno. La pizzeria ha anche attratto l’attenzione dei giovani, tra cui Jerina, la loro figlia di nove anni, che già sogna di continuare la tradizione familiare.
Bardhyl e Ariana sono un esempio di come la passione possa trasformare un sogno in realtà. Nonostante il successo, rimangono umili e concentrati, desiderosi di continuare a imparare e migliorare. Ogni giorno, Jana Napoletana non è solo un luogo dove gustare una buona pizza, ma un punto di riferimento per una cultura gastronomica che sta prendendo piede in Kosovo, portando un pezzo d’Italia in questa terra giovane e vibrante.