Un piatto servito in un ristorante stellato francese diventa virale per la sua semplicità: ora tutti possono farlo a casa con pochi ingredienti e in un quarto d’ora.
Il cameriere non ha fatto in tempo a posarlo sul tavolo che già qualcuno stava fotografando. Un piatto semplice, quasi banale a vederlo. Eppure, preparato in modo così preciso da sembrare frutto di ore di lavoro. Era una cena in un piccolo ristorante stellato nei dintorni di Lione, e quello che sembrava un antipasto qualunque si è rivelato un piccolo capolavoro: uovo pochè su crema di parmigiano e briciole di pane tostato all’aglio.
Non è durato a lungo solo nel piatto. Qualche settimana dopo, la ricetta è finita su TikTok, caricata da una cliente italiana che ha ricreato a memoria l’intero procedimento. Il video è esploso. Più di 5 milioni di visualizzazioni, migliaia di commenti, centinaia di prove replicate da cuochi casalinghi. È diventato il piatto stellato più copiato del momento, perché è buono, veloce e facile.
L’idea semplice che nasconde una tecnica precisa
Non è una ricetta nuova. L’uovo in camicia esiste da secoli. La crema di parmigiano anche. Ma la forza di questo piatto è nell’equilibrio: la morbidezza dell’uovo, la sapidità del formaggio, il contrasto croccante delle briciole di pane. E soprattutto nei tempi. Quindici minuti, non uno di più.

La crema si fa con 100 g di parmigiano, 100 ml di panna fresca e una grattata di noce moscata. Fuoco basso, si scioglie piano, senza farla bollire. Bastano 5 minuti. L’uovo si cuoce con delicatezza in acqua acidulata: un cucchiaio di aceto bianco, un vortice leggero e 3 minuti esatti. Deve restare fluido dentro.
Il pane – meglio se del giorno prima – si sbriciola con le dita, si passa in padella con un filo d’olio e uno spicchio d’aglio schiacciato. Appena diventa dorato, si spegne. È questo l’elemento che sorprende: il profumo, prima ancora del gusto.
Si impiatta con la crema sul fondo, l’uovo al centro, le briciole sopra. Non serve altro. Qualcuno aggiunge pepe nero, altri una fogliolina di timo. Ma la versione originale era così. E ha funzionato.
Chi l’ha assaggiata in Francia dice che veniva servita come entrée, accompagnata da una fetta di pane di segale. Ma chi la fa in casa la prepara per cena, o come brunch della domenica. Il motivo è semplice: fa scena, ma non richiede tecnica da chef.
Perché questa ricetta sta diventando virale ovunque
Non è solo il gusto. Questa ricetta parla una lingua che tutti capiscono. Ingredienti comuni, nessun passaggio complicato, ma un risultato finale che sembra da ristorante vero. È questo che ha fatto esplodere i video online: la sensazione di poter portare in tavola qualcosa di “grande” anche senza essere cuochi professionisti.
In un momento in cui i social sono pieni di ricette esagerate, complicate o piene di ingredienti introvabili, questa preparazione si presenta con un’estetica pulita, raffinata e accessibile. È l’opposto dell’effetto wow a tutti i costi. E proprio per questo funziona.
C’è poi una componente psicologica: l’idea di aver “rubato” un segreto da una cucina stellata. Quel piccolo gesto di rivalsa domestica che fa sentire chiunque in grado di replicare qualcosa di esclusivo.
Molti chef storcono il naso quando vedono una loro ricetta diventare virale. Altri, invece, la prendono con filosofia. In questo caso, il ristorante francese non ha mai commentato. Ma alcuni giornali locali hanno raccontato di clienti che chiedono “l’uovo di TikTok”, anche se non è più in carta.
Il segnale è chiaro: quando l’alta cucina incontra l’accessibilità, nascono fenomeni culturali, non solo culinari. E questo piatto ne è la prova.