Le curiosità sul cibo di cui (forse) non sei a conoscenza

Dei croissant

Dei croissant | Pixabay @Roberto Bellasio - Sfogliatelleattanasio.it

Paolo Terraneo

Settembre 4, 2025

Ti sei mai fermato a pensare che quello che mangi ogni giorno possa nascondere sorprese inaspettate? Non parliamo delle voglie improvvise di pizza o hamburger dopo una notte insonne, ma delle stranezze e dei retroscena che rendono il nostro rapporto con il cibo molto più intrigante di quanto sembri. Spesso crediamo di conoscere tutto sugli alimenti che consumiamo, ma basta scavare un po’ più a fondo per scoprire dettagli sorprendenti e talvolta persino bizzarri.

La noce moscata e i suoi effetti inattesi

Quella che consideriamo una semplice spezia per dolci o secondi piatti può, in realtà, avere effetti psicotropi. Se assunta in grandi quantità, la noce moscata può provocare allucinazioni e stati d’ansia intensi. Ecco perché il suo consumo deve rimanere moderato.

Perché i crackers hanno i buchi

I piccoli fori che caratterizzano i crackers non sono casuali. Servono a evitare che, durante la cottura, si formino bolle d’aria che comprometterebbero consistenza e forma, rendendo il prodotto non idoneo alla vendita.

Il ketchup come medicinale

Oggi lo usiamo per accompagnare patatine e hamburger, ma nell’Ottocento il ketchup fu venduto come rimedio contro diarrea e indigestione. Il dottor John Cook Bennet lo propose persino sotto forma di pillole, finché non si scoprì che il pomodoro aveva effetti lassativi: fine della “cura miracolosa”.

Le arachidi e la dinamite

Può sembrare incredibile, ma dalle arachidi si estrae un olio che, attraverso la saponificazione, contribuisce alla produzione della glicerina. Da questa si ottiene la nitroglicerina, componente fondamentale degli esplosivi. Nessun pericolo per l’aperitivo, naturalmente, ma la connessione resta sorprendente.

L’acqua non scade

Sulle bottiglie leggiamo sempre una data di scadenza, ma in realtà non è l’acqua a deteriorarsi. È il contenitore, soprattutto se in plastica, a rilasciare col tempo sostanze che ne alterano il sapore, pur senza renderla nociva.

Perché il vino non è sempre vegano

La maggior parte dei vini contiene tracce di proteine animali, usate durante il processo di affinamento per separare i sedimenti. Non si riescono a eliminare del tutto, anche se esistono varianti di vino vegano che non impiegano questo metodo.

Il trucco delle uova in acqua

Vuoi sapere se un uovo è fresco? Immergilo in acqua: se resta sul fondo è freschissimo, se si inclina andrebbe cotto bene, mentre se galleggia è meglio non consumarlo. Un metodo semplice e infallibile.

Caffè contro l’alito cattivo

Siamo abituati ad associare il caffè a denti macchiati o a un respiro poco gradevole, ma una ricerca dell’università di Tel Aviv ha dimostrato che i chicchi di caffè contengono sostanze capaci di contrastare i batteri responsabili dell’alitosi.

Zucchero bianco e zucchero di canna: due facce della stessa medaglia

Molti pensano che lo zucchero di canna sia più salutare del bianco, ma in realtà hanno identico apporto calorico e proprietà nutrizionali. L’unica differenza è la presenza di tracce di melassa che conferiscono al primo un colore più scuro.

I croissant non nascono in Francia

Il nome inganna: il croissant non è un’invenzione francese. La sua origine risale all’Austria del Settecento con il “kipferl”. Solo in seguito i pasticceri francesi modificarono la ricetta, aggiungendo burro e cambiando il nome in croissant.

Cioccolato ed energia

Se dopo una tavoletta di cioccolato ti senti più sveglio, non è suggestione: contiene teobromina, una sostanza con effetti stimolanti simili alla caffeina. Consumati insieme, i due alimenti potenziano la concentrazione, ma un eccesso può provocare ansia e agitazione.

I semi dell’anguria, un tesoro nascosto

Anziché buttarli, i semi dell’anguria possono essere essiccati e usati in insalate o tisane. Ricchi di fibre, proteine e antiossidanti, fanno parte di una tradizione alimentare radicata in Asia. Attenzione, però: consumarli crudi o in eccesso non è consigliabile.

Perché nello yogurt c’è il liquido in superficie

Quella parte acquosa che spesso si vede nello yogurt non è segno di deterioramento. Si tratta di siero del latte, ricco di calcio e fosforo, prezioso per l’organismo. Eliminarlo significa rinunciare a nutrienti importanti.

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