“Non è la vera cacio e pepe!”: scoppia il caso sulla ricetta sbagliata pubblicata dalla Bbc

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È di nuovo guerra con gli inglesi! Stravolta la cacio e pepe dalla Bbc, pubblicando una ricetta con addirittura la panna!-sfogliatelleattanasio.it

Franco Vallesi

Agosto 9, 2025

I ristoratori di Roma insorgono contro la versione britannica della cacio e pepe pubblicata dalla Bbc: “Così è uno stravolgimento, non una variante”.

Sul sito della Bbc, tra le pagine dedicate alla cucina internazionale, compare una versione della cacio e pepe che ha fatto storcere il naso – e non solo – a ristoratori e operatori del settore in tutto il Lazio. Nel cuore dell’estate romana, la protesta si accende per una ricetta pubblicata nella sezione Good Food, in cui il celebre piatto della tradizione romana viene reinterpretato con burro e parmigiano, al posto del più autentico pecorino romano. A sollevare la questione è stata la Federazione degli esercenti della Confesercenti di Roma e Lazio, con un intervento diretto del presidente Claudio Pica, che non ha nascosto l’irritazione per quella che definisce “una grossa svista”.

La ricetta incriminata e l’errore sugli ingredienti: “Così non è la nostra cacio e pepe”

Nella ricetta pubblicata, il piatto viene presentato come «una semplice cacio e pepe per un pranzo veloce, con quattro semplici ingredienti: spaghetti, pepe, parmigiano e burro». Un’affermazione che ha fatto saltare sulla sedia i professionisti della ristorazione romana, già abituati a vedere reinterpretazioni discutibili della cucina locale. Ma questa volta, si lamenta Pica, il problema è che viene spacciata per “ricetta originale”, senza alcuna nota che indichi si tratti di una variante o di un’interpretazione creativa.

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Basta stravolgimenti! La vera cacio e pepe non vuole né burro né panna né parmigiano-sfogliatelleattanasio.it

«Rimaniamo basiti», ha dichiarato il rappresentante dei ristoratori, sottolineando che la cacio e pepe tradizionale si compone di soli tre ingredienti: pasta, pepe e pecorino. Il burro e il parmigiano non fanno parte della ricetta originale. E se già l’infrazione sul formaggio poteva far storcere il naso, ad aggiungere benzina sul fuoco è stato il video che accompagna il contenuto, in cui si mostra passo dopo passo la preparazione con ingredienti errati, fino al risultato finale.

Il problema, spiegano gli operatori del settore, non è tanto nella libertà di reinterpretazione – che è concessa agli chef – ma nel modo in cui il contenuto viene presentato: non come una libera rivisitazione, ma come la ricetta “ufficiale” di un piatto che rappresenta un patrimonio gastronomico locale. Un errore che, secondo i ristoratori, rischia di compromettere l’immagine della cucina romana all’estero.

L’intervento della Federazione, la rettifica della Bbc e il nuovo scivolone con la panna

A seguito della protesta, la Federazione ha formalmente chiesto una rettifica alla Bbc, coinvolgendo anche l’ambasciata del Regno Unito a Roma. La richiesta era chiara: correggere la ricetta nel rispetto della tradizione italianae indicare chiaramente che le versioni con burro e parmigiano sono delle varianti moderne, non l’originale.

Il sito ha effettivamente modificato la pagina, ma la nuova versione ha generato un secondo caso: tra gli ingredienti compare adesso la panna, indicata come “collante” per legare meglio la crema di formaggio alla pasta. Un’aggiunta che ha suscitato ulteriore indignazione.

A intervenire sulla questione anche Riccardo Aquilani, chef del ristorante Pancrazio in piazza del Biscione: «Noi rispettiamo la ricetta storica, quella con pecorino romano Dop grattugiato a mano, pepe nero macinato espresso e tonnarelli artigianali cotti al dente. Tutto il resto non è cacio e pepe, è un’altra cosa».

Il caso ha sollevato anche un appello alle istituzioni locali. I ristoratori suggeriscono di creare un percorso educativo con Comune, Regione e Ministero dell’Agricoltura, coinvolgendo le scuole alberghiere e i giovani chef, con l’obiettivo di tutelare i piatti della tradizione romana, come si fa per i beni culturali.

Il dibattito, quindi, non riguarda solo una ricetta sbagliata, ma un intero sistema di comunicazione del Made in Italy gastronomico, che rischia di smarrire l’autenticità tra adattamenti frettolosi e contenuti divulgativi imprecisi.

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