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Tre pomodori, un solo formato e tanta poesia: ecco come nasce la magia di uno dei primi più iconici della ristorazione italiana
In un mondo dove la semplicità è spesso sottovalutata, i Paccheri alla Vittorio ricordano a tutti che less is more può ancora valere – soprattutto quando si parla di cucina italiana. Un piatto che racconta la nostra tradizione con classe e intensità, portato all’apice della celebrità dalla famiglia Cerea del ristorante tre stelle Michelin “Da Vittorio” di Brusaporto, in provincia di Bergamo.
Non fatevi ingannare dal pedigree: questa è una ricetta che potete replicare anche a casa, e il risultato è di quelli che fanno sgranare gli occhi e sospirare al primo boccone.
Il cuore del piatto? Tre pomodori e una mantecatura da manuale
A rendere speciale questo piatto è il trionfo del pomodoro. Ma non uno solo: qui convivono in armonia tre varietà – San Marzano, cuore di bue e Piccadilly – ognuna con la propria personalità, ognuna pronta a contribuire al gusto finale con acidità, dolcezza e profondità.
La preparazione inizia con un gesto antico come il tempo: aglio soffritto in olio extravergine d’oliva, che fa da base aromatica per i pomodori tagliati a tocchetti e lasciati cuocere giusto 15 minuti, il tempo necessario perché si disfino senza perdere freschezza.
Poi la magia: tutto viene frullato e setacciato, per ottenere una salsa vellutata, liscia e intensamente rossa, da manuale.
Paccheri: un formato antico per una nuova eleganza
I paccheri sono l’altra metà del piatto. Nati nel Sud Italia – e il nome, curioso, deriverebbe dal greco antico e alluderebbe al suono “pac” di uno schiaffo amichevole – sono perfetti per raccogliere il sugo in ogni cavità. Vanno cotti al dente, scolati e subito tuffati nella salsa rossa per completare il loro viaggio di sapore.
La mantecatura finale, fuori fuoco, è una carezza: burro freddo, parmigiano grattugiato e foglie di basilico regalano cremosità e freschezza, trasformando una “semplice” pasta al pomodoro in un primo piatto da ristorante gourmet.
Un piatto che sa di casa, ma vola alto
Servite i paccheri alla Vittorio fumanti, con una spolverata leggera di parmigiano e una fogliolina verde in cima. È comfort food allo stato puro, ma con quella firma d’autore che fa la differenza. Perché la vera grande cucina parte dalla semplicità, e la porta su un altro livello.
Un consiglio? Provate a prepararli per una cena speciale. Non servono tecniche complesse, solo ingredienti di qualità, attenzione ai dettagli e amore per la tradizione. Il risultato vi sorprenderà. E no, non serve una stella Michelin per emozionare con un pacchero.