Pizza Margherita: la storia reale che pochi conoscono tra leggenda e documenti storici

Il segreto del successo di una ricetta semplice. - www.sfogliatelleattanasio.it

Luca Antonelli

Agosto 13, 2025

Un viaggio tra racconti tramandati e prove storiche per scoprire cosa c’è davvero dietro la nascita della pizza Margherita.

Tra le specialità più riconoscibili della cucina italiana, la pizza Margherita rappresenta un simbolo nazionale e un’icona internazionale. Il suo nome evoca immagini di pasta dorata, pomodoro, mozzarella e basilico, ma dietro questa ricetta apparentemente semplice si nasconde una storia che, ancora oggi, oscilla tra mito e realtà documentata. La versione più diffusa attribuisce la creazione di questa pizza a Raffaele Esposito, pizzaiolo napoletano che nel 1889 avrebbe preparato una pizza tricolore in onore della regina Margherita di Savoia, ospite a Napoli. Ma gli storici della gastronomia avvertono che la vicenda, così come tramandata, presenta punti poco chiari e possibili ricostruzioni a posteriori.

Il racconto del 1889 e la nascita del mito

Secondo la tradizione, durante la visita della regina Margherita e di re Umberto I a Napoli, il pizzaiolo Raffaele Esposito, proprietario della pizzeria “Brandi”, preparò tre tipi di pizza, scegliendo per una di esse una combinazione di colori che richiamava la bandiera italiana: rosso del pomodoro, bianco della mozzarella e verde del basilico. La sovrana, colpita dalla bontà e dalla semplicità di quel piatto, avrebbe scritto una lettera di ringraziamento, contribuendo così alla nascita della “pizza Margherita”.

Storia Pizza Margherita.
Colori e sapori del simbolo d’Italia. – www.sfogliatelleattanasio.it


La narrazione è suggestiva e ha contribuito a fissare questa pizza nell’immaginario collettivo come simbolo di unità nazionale. Eppure, alcune ricerche hanno mostrato che pizze con pomodoro, formaggio e basilico esistevano già a Napoli da tempo, ben prima del 1889. Documenti e testimonianze dell’epoca citano ricette simili, suggerendo che Esposito abbia semplicemente dato un nome ufficiale a una preparazione popolare, sfruttando l’occasione della visita reale per promuoverla.

Tra verità storica e costruzione culturale

L’episodio del 1889, sebbene verosimile, potrebbe essere stato in parte romanzato. Alcuni storici sottolineano come la lettera di ringraziamento della regina, conservata nella pizzeria “Brandi”, presenti dubbi di autenticità e possa essere stata esibita soprattutto come strumento di marketing. Ciò non toglie che la popolarità della pizza Margherita sia esplosa a partire da quel momento, fino a diventare uno dei piatti italiani più riconoscibili all’estero.
Oggi la pizza Margherita è tutelata da disciplinari che ne definiscono gli ingredienti e le modalità di preparazione, riconosciuta come Specialità Tradizionale Garantita dell’Unione Europea. Che si creda o meno alla versione ufficiale, resta il fatto che questa pizza rappresenta un punto d’incontro tra cultura gastronomica e identità nazionale. Il mito, alimentato da racconti e aneddoti, ha contribuito a trasformarla in un’icona globale, capace di raccontare l’Italia in un solo morso.

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