
Vendite in calo per metà delle enoteche italiane, cauta fiducia per l’autunno - sfogliatelleattanasio.it
Secondo Vinarius, nel primo semestre 2025 metà delle enoteche segnala vendite in calo. Crescono i bianchi fermi, rosati in difficoltà. Attese caute per l’autunno.
Calano le vendite di vino nelle enoteche italiane nel primo semestre dell’anno, con un quadro che riflette difficoltà diffuse nel settore, come evidenziato dall’ultimo sondaggio condotto da Vinarius, l’associazione che rappresenta oltre 120 punti vendita specializzati in tutta Italia, con un fatturato complessivo vicino ai 50 milioni di euro.
Vendite in calo e consumi in evoluzione nelle enoteche italiane
Secondo i dati raccolti da Vinarius, il 50% delle enoteche ha registrato un calo delle vendite di vino nel primo semestre del 2025 rispetto all’anno precedente, mentre un terzo degli intervistati ha segnalato una situazione di stabilità e solo il 16,7% una crescita. Il trend negativo si conferma anche nel bilancio estivo: il 41,7% dei rivenditori ha rilevato un andamento peggiore rispetto all’estate 2024, la stessa percentuale ha invece mantenuto vendite stabili, mentre solo una minoranza ha visto un miglioramento.
I bianchi fermi protagonisti dell’estate, i rosati in difficoltà
Alla domanda sulle preferenze per l’estate 2025, il 50% degli operatori indica i vini bianchi fermi come la tipologia più richiesta, seguiti dagli spumanti con il 25% e dai rosati con il 16,7%. I vini rossi, invece, occupano solo l’8,3% delle preferenze, confermando una certa marginalizzazione nel periodo più caldo dell’anno.
Un dato particolarmente rilevante riguarda proprio i vini rosati, che mostrano una flessione significativa: il 58,3% degli intervistati dichiara una diminuzione dei consumi rispetto all’estate precedente, mentre solo il 25% ha notato un miglioramento e il 16,7% segnala stabilità.
Le aspettative per la stagione autunnale/invernale
Nonostante il quadro attuale poco brillante, le prospettive per i mesi autunnali e invernali mostrano un cauto ottimismo. Il 33,3% degli intervistati prevede un miglioramento delle vendite, il 25% una stabilità, mentre il 41,7% resta ancora pessimista.
Il calo delle vendite nelle enoteche si inserisce in un trend più ampio che riguarda anche la grande distribuzione e l’export, sottolineando la necessità di strategie mirate per rilanciare il settore e rispondere ai cambiamenti nelle preferenze degli appassionati di vino. Mentre i bianchi fermi confermano la loro centralità, la fase di contrazione dei rosati impone agli operatori e ai produttori di rivedere le proprie strategie di mercato, puntando su qualità, narrazione del prodotto e innovazione per recuperare terreno.